Domande e Risposte
EMDR: VENGONO DIMENTICATI I RICORDI CON L’EMDR?
È importante sottolineare che i ricordi non vengono un alcun modo cancellati o dimenticati: la persona sottoposta a tecnica EMDR non dimenticherà il ricordo traumatico, ma riuscirà a ricordarlo con sano distacco non sperimentando più la sofferenza emotiva collegata al ricordo.
Le sensazioni disturbanti legate alla memoria di quello specifico ricordo vengono neutralizzate e grazie alla tecnica EMDR vi si associano significati più costruttivi.
Ciò consente di concentrarsi sul qui ed ora senza continuare a vivere in una scena del passato che guida e condiziona la percezione del presente: si impara a lasciare il passato nel passato, per essere liberi nel presente.
BONUS PSIOLOGO 2022: COME RICHIEDERLO?
il 28 aprile 2022 è stato approvato un documento del Ministero della Salute di concerto con il ministero dell’Economia che definisce le modalità per presentare la domanda per accedere al contributo economico “bonus psicologo”, la sua entità e i requisiti necessari per la sua assegnazione.
Potranno richiedere il bonus psicologo le persone in possesso di entrambi i seguenti requisiti: essere in condizione di depressione, ansia, stress e fragilità psicologica a causa dell’emergenza pandemica e possedere un reddito ISEE in corso di validità non superiore a 50.000 euro.
Il beneficio del bonus psicologo sarà così stabilito (fino a 50 euro per ogni seduta):
- con ISEE è inferiore a 15.000 il beneficio verrà erogato fino al raggiungimento dell’importo massimo di 600 euro;
- con ISEE compreso tra 15.000 e 30.000 euro il beneficio verrà erogato fino al raggiungimento dell’importo massimo di 400 euro;
- con ISEE compreso tra 30.000 e 50.000 euro il beneficio verrà erogato fino al raggiungimento dell’importo massimo di 200 euro.
In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale segnaliamo la disponibilità dei professionisti dello studio EffeGi a dare la propria adesione non appena possibile.
PSICHIATRA, PSICOLOGO E PRICOTERAPEUTA: LE DIFFERENZE
Questo articoletto nasce dalla rilevazione di una certa confusione sulla differenza tra queste figure professionali e, di conseguenza, uno smarrimento sulla scelta del professionista a cui rivolgersi per le proprie problematiche.
Iniziamo descrivendo chi è lo psicologo e in che cosa consiste il suo lavoro: lo psicologo è un laureato in Psicologia, iscritto per legge all’Albo degli psicologi; la sua metodologia di lavoro si basa sull’ascolto attivo e sull’instaurarsi di una buona relazione di fiducia con la persona. Il colloquio clinico e la somministrazione di test psicometrici sono gli strumenti utilizzati (un laureato in psicologia, è un dottore in psicologia, non è ancora uno psicologo: servono ore di tirocinio, il superamento dell’esame di stato e l’iscrizione all’ordine per potere esercitare la professione!).
Lo psicoterapeuta è un professionista laureato in Psicologia e specializzato in Psicoterapia iscritto all’ordine degli psicoterapeuti della propria regione o un laureato in Medicina con specializzazione in Psichiatria. Essendo presenti una pluralità di scuole riconosciute dal MIUR a diverso orientamento, va sottolineato come ogni psicoterapeuta ha un suo modo di operare e che non ogni approccio è efficace.
Infine, lo psichiatra è un laureato in Medicina con una specializzazione in Psichiatria; è l’unica figura, essendo un medico, che può anche prescrivere farmaci.